marzo 2025 - Emilio Pisani raccontato agli studenti

Un’eredità che parla al futuro: Emilio Pisani raccontato agli studenti

Isola del Liri, 31 marzo 2025 – Una giornata di ascolto, scoperta e memoria ha portato un gruppo di giovani studenti del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Sora (FR) a immergersi nella storia affascinante di Emilio Pisani, figura cardine nella diffusione degli scritti di Maria Valtorta.

L’incontro si è svolto presso la sede della Fondazione Erede di Maria Valtorta e del Centro Editoriale Valtortiano, a Isola del Liri, in provincia di Frosinone. L’iniziativa, proposta e guidata dal prof. Fabio Reali, ha rappresentato un’occasione preziosa per avvicinare le nuove generazioni a una vicenda editoriale tanto particolare quanto appassionante, radicata nel territorio ma capace di parlare al mondo intero.

Emilio Pisani – insieme alla moglie Claudia Vecchiarelli – non fu soltanto un editore, ma un testimone instancabile di una missione culturale e spirituale: diffondere nel mondo l’opera di Maria Valtorta. Una vocazione che lo ha accompagnato per tutta la vita, intrecciandosi con le sfide storiche e tecniche del suo tempo.

 

Un viaggio tra memoria e futuro

Gli studenti hanno potuto ripercorrere le tappe principali di questa avventura editoriale, che ha avuto inizio nella seconda metà del secolo scorso, quando Emilio iniziava a frequentare l’azienda di famiglia, la Tipografia Editrice M. Pisani. In quegli anni, segnati ancora dalle ferite del secondo conflitto mondiale, il futuro appariva incerto, e le scelte imprenditoriali erano spesso dettate da visioni più ideali che economiche.

Fu proprio negli anni ’50 che Emilio, su incarico di suo padre, Michele, e in collaborazione con padre Berti, cominciò a curare la pubblicazione degli scritti valtortiani. Da lì prese forma un impegno durato decenni, in cui intuizione, sacrificio e fede si sono intrecciati in modo indissolubile.

Tra gli episodi raccontati agli studenti, ha suscitato grande curiosità quello in cui l’editore, dopo aver messo in stampa il quarto volume dell’Opera, scrisse ai lettori che non avevano acquistato il secondo e il terzo volume, offrendosi di riacquistare da loro il primo volume, che non poteva essere ristampato a causa della carenza di piombo. Una decisione che oggi, con gli occhi dell’imprenditoria moderna, apparirebbe antieconomica, ma che racconta bene lo spirito con cui Emilio affrontava il proprio lavoro: Con coraggio, coerenza e una visione ben più ampia del semplice guadagno economico.

 

Una piccola città con orizzonti globali

Un altro tema centrale dell’incontro è stato quello della diffusione internazionale dell’Opera di Maria Valtorta. Gli studenti sono rimasti sorpresi nello scoprire che, da una piccola cittadina del Lazio, grazie a una rete di contatti appassionati e perseveranti, l’opera valtortiana è oggi tradotta in circa 30 lingue, tra cui il giapponese, l’arabo e il vietnamita.

Oltre agli aspetti storici ed editoriali, i giovani partecipanti si sono dimostrati attenti anche alla dimensione spirituale del lavoro svolto da Emilio e Claudia. Un lavoro che non si è limitato alla diffusione cartacea di un testo, ma che ha voluto sempre trasmettere un messaggio più profondo.

 

L’eredità che si dona

Uno dei momenti più interessanti dell’incontro è stato il racconto di come Emilio Pisani, dopo la scomparsa della moglie, abbia deciso di cedere la gestione della propria azienda editoriale ai suoi collaboratori, trasformando il suo ideale in gesto concreto. Per anni aveva invitato chi lavorava con lui a gestire ogni cosa come fosse propria: alla fine, ha scelto di renderli realmente responsabili, in un passaggio di testimone fatto di fiducia e continuità.

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Dopo un momento di ristoro offerto presso la Fondazione, gli studenti sono stati accompagnati all’interno del Centro Editoriale Valtortiano, dove hanno potuto osservare da vicino i processi di stampa digitale, prestampa e finitura dei volumi. Non è mancata una visita alla biblioteca multilingue dell’Opera, dove i ragazzi hanno potuto sfogliare edizioni rare e affascinanti, come quelle in giapponese, caratterizzate da una cura grafica e linguistica unica.

 

Un’esperienza da ricordare

La visita si è conclusa con una piccola sorpresa: la stampa in tempo reale di un libretto dedicato, realizzato proprio durante la visita e donato a ciascun partecipante. Un gesto simbolico che ha reso ancora più concreto ciò che avevano appena appreso.

Poco prima dell’ora di pranzo, i ragazzi hanno lasciato la sede della Fondazione dopo aver scoperto non solo una storia editoriale affascinante, ma anche una testimonianza viva di coerenza, passione e visione, che continua a parlare alle nuove generazioni.

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Per approfondire: Lettera a Claudia di Emilio Pisani

Daniel

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