il Cardinale Joseph Ratzinger

Le lettere inedite di Joseph Ratzinger

Papa Giovanni Paolo II nominò Joseph Ratzinger prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l’organo della Santa Sede che si occupa di vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica.

Il cardinale Ratzinger mantenne la linea precedente sull’argomento Valtorta, fino a quando decise di prendersi il tempo di esaminare personalmente la questione.

La giornalista de L’homme Nouveau, Geneviève Esquier, ha offerto recentemente una testimonianza preziosa riguardo alle lettere scritte dall’allora Cardinale Ratzinger.

« Di Maria Valtorta, che ho scoperto quando ero giornalista de L’Homme Nouveau, un giornale cattolico che usciva due volte al mese, ho un ricordo che mi sembra importante. Attesto sul mio onore che la mia testimonianza è vera e corrisponde ai fatti accaduti così come li ricordo.

Purtroppo non ricordo la data esatta di quanto riporto di seguito, ma si tratta degli anni 1990-1994. In quegli anni pubblicavamo articoli molto positivi su Maria Valtorta e vendevamo i suoi libri nella nostra libreria, finché non ricevemmo una lettera del cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, indirizzata a Marcel Clement, direttore del giornale, in cui ci chiedeva di sospendere gli articoli su Valtorta e la vendita dei suoi libri, con la motivazione che i suoi scritti dovevano essere esaminati prima.

Aveva qualche dubbio sull’ortodossia dei suoi propositi, soprattutto nell’ambito della teologia del matrimonio. Si chiedeva se non ci fosse in lei qualche accenno di giansenismo e voleva prendersi il tempo di studiare i suoi scritti. La rivista accolse la richiesta. Marcel Clément convocò la redazione per annunciare che, per un periodo indefinito, non avremmo più pubblicato nulla su Maria Valtorta e non avremmo più venduto i suoi libri.

Va notato che il cardinale Ratzinger, che parlava perfettamente il francese, era un lettore molto assiduo del nostro giornale. Circa un anno dopo, il cardinale Ratzinger scrisse di nuovo a Marcel Clément. Quella sera, durante la nostra riunione quotidiana per il rosario dopo la giornata di lavoro, Clément ci lesse questa lettera. Il cardinale scriveva per ringraziarlo della sua ubbidienza e per informarci che, dopo averli esaminati, potevamo riprendere la pubblicazione di articoli su Maria Valtorta e la vendita delle sue opere, con la motivazione che nulla nei suoi scritti contraddiceva la fede e la morale. Così riprendemmo con entusiasmo a parlare della Valtorta e a distribuire i suoi libri. Ahimè, non ho una copia di questa lettera, che deve trovarsi tra i documenti di Marcel Clément, ora lasciati in eredità a suo nipote, e nemmeno negli archivi della rivista. Ma sono stata testimone oculare e uditivo. Autorizzo l’uso della mia testimonianza per un’utilizzo conforme al suo contenuto.

Geneviève Esquier »

Finora questo fatto era noto soprattutto agli studiosi dell’opera. Ma condividendolo per la prima volta per iscritto, Geneviève Esquier lo rende più noto nei dettagli al grande pubblico.

La corrispondenza ufficiale è ad oggi irreperibile. Ci auguriamo che in futuro queste lettere vengano ritrovate e pubblicate.

Daniel

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