“Traditori” è un’opera che esplora con straordinaria profondità la psicologia umana e la tensione drammatica tra il bene e il male, incarnata nei personaggi di Giuda e Pietro. Questo dialogo si sviluppa come una resa dei conti emotiva e spirituale, mettendo a confronto due anime lacerate dal tradimento, dalla colpa e dalla ricerca di redenzione.
Il testo mette in luce il tormento interiore di Giuda, diviso tra il suo desiderio di grandezza e il senso di abbandono, e il cammino di Pietro, simbolo di una fede imperfetta ma incrollabile. La forza drammaturgica si amplifica nella rappresentazione di Dio come presenza costante e sconvolgente, una luce che rivela le miserie umane senza mai annullarle.
Attraverso un linguaggio che oscilla tra lirismo e crudezza, Pizzol scava nelle profondità dell’animo umano, mostrando come la lotta tra il sacro e il profano, tra il divino e il demoniaco, sia parte integrante dell’esperienza umana. Questo dramma non si limita a raccontare, ma chiama lo spettatore a interrogarsi sulla propria fragilità, sulla libertà di scelta e sul significato dell’amore e del perdono.
Lo spettacolo teatrale segue il film Io sono Giuda che aveva puntato i fari sul personaggio di Giuda così come descritto negli scritti di Maria Valtorta.