Claudio Lobbia (Pietro) e Andrea Carabelli (Giuda) in “TRADITORI”

“Traditori”: a Isola del Liri il teatro sacro che interroga l’anima

TRADITORI – Un doppio appuntamento teatrale carico di emozione e profondità spirituale ha animato la città di Isola del Liri (FR) nei giorni che precedono la Settimana Santa. Il 5 e il 6 aprile 2025, presso il “Premiato Cinema Liri”, è andata in scena per la prima volta nel Lazio l’opera teatrale “Traditori”, firmata dal regista Giampiero Pizzol. Lo spettacolo è stato offerto dalla Fondazione Erede di Maria Valtorta che ne ha curato l’organizzazione in collaborazione con il Teatro degli Scarrozzanti di Milano.

L’evento ha rappresentato molto più di una semplice rappresentazione scenica: è stato un’intensa immersione nel cuore del mistero della redenzione, un viaggio drammatico e spirituale nei meandri della libertà e del dolore umano, interpretato magistralmente da Andrea Carabelli e Claudio Lobbia.


Giuda e Pietro: due volti, una sola redenzione.

“Traditori” esplora il dramma interiore di due personaggi chiave del Vangelo: Giuda Iscariota e Simon Pietro. Le loro storie, così lontane eppure così vicine, si intrecciano in un confronto serrato e vibrante, capace di mettere in luce la tensione tra il desiderio di grandezza e il senso di fallimento, tra la caduta e il perdono, tra l’abbandono e la salvezza.

Il testo, ispirato a L’Evangelo come mi è stato rivelato di Maria Valtorta, è stato portato in scena con grande trasporto e forza interpretativa. L’opera si muove su un doppio binario: da un lato, la profonda crisi di Giuda, l’uomo che ha tradito Cristo e che cerca nel suo dolore una via di salvezza; dall’altro, il cammino tormentato ma fedele di Pietro, che pur cadendo trova nella misericordia la forza per rialzarsi.

Il dialogo tra i due si fa così specchio della lotta eterna tra bene e male, ma anche spazio di interrogazione personale: fino a che punto il cuore umano può resistere alla voce dell’Amore?


Un’opera che nasce da una lunga ricerca spirituale

“Traditori” si inserisce nel solco di un percorso già avviato nel 2021, quando lo stesso Pizzol, ispirandosi agli scritti valtortiani, diede vita al mediometraggio Io sono Giuda” (link), diretto da Andrea Carabelli e ancora oggi disponibile su YouTube. In quella pellicola – come ora sulla scena – si cerca di ridare voce e volto a una figura tanto discussa quanto umanamente vicina, affrontando la complessità interiore del “figlio della perdizione” con rispetto, profondità e rigore spirituale.


Un legame con il territorio e con la memoria di Emilio Pisani

La messa in scena a Isola del Liri ha assunto un valore particolare anche per il luogo in cui è stata ospitata. Qui ha sede la Fondazione Erede di Maria Valtorta, fondata dallo storico editore Emilio Pisani e da sua moglie Claudia Vecchiarelli. La Fondazione è oggi custode dell’eredità valtortiana e promotrice di numerose iniziative culturali, editoriali e artistiche volte a diffondere nel mondo il pensiero e l’opera di Maria Valtorta.

Per chi desidera approfondire le tematiche emerse dallo spettacolo, è disponibile anche il libro “Il Mistero di Giuda”, curato proprio da Emilio Pisani nel 2021, che raccoglie riflessioni, testi e analisi sui passi valtortiani relativi alla figura dell’Iscariota.


Un teatro che lascia il segno

Il successo di “Traditori” non sta soltanto nella qualità della regia o nella bravura degli attori. La forza dello spettacolo risiede soprattutto nella capacità di porre domande profonde allo spettatore, di chiamare ciascuno a riflettere sulla propria libertà, sul senso della colpa e sulla possibilità della redenzione. In un’epoca spesso frenetica e distratta, un teatro così intenso riesce a fermare il tempo e ad aprire un varco sul mistero.

Con “Traditori”, il teatro sacro dimostra di essere ancora oggi uno strumento vivo e potente per parlare all’anima, per nutrire la fede e per rinnovare la speranza.

(A. Cinelli, Avvenire – Lazio Sette)

Daniel

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