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La Fondazione Erede di Maria Valtorta si occupa, tra i vari progetti, della propagazione degli scritti in tutte le parti del mondo, e anche della diffusione della conoscenza della persona di Maria Valtorta.

Questo progetto è strettamente legato al compito di traduzione delle opere in tutte le lingue del mondo.
Ma non solo. La Fondazione Erede infatti negli anni è entrata in contatto con tante persone appartenenti a diverse nazionalità che col tempo si sono dedicate sempre di più, sotto la guida della Fondazione stessa, a divulgare gli scritti nelle proprie lingue di origine, attraverso diversi canali social.

L’obiettivo di questo progetto è di creare succursali della Fondazione Erede in ogni nazione del mondo così da poter proporre contenuti affini e sempre freschi nelle diverse lingue al fine di propagare la conoscenza di Maria Valtorta e della sua opera letteraria.

Raccolta di testimonianze promossa da Emilio Pisani,
presidente della Fondazione Erede di Maria Valtorta

Il 7 dicembre 2017, Emilio Pisani, agendo a nome e per conto della Fondazione di cui egli è il Presidente in carica, ha conferito all’Avvocato Rotale Carlo Fusco, Postulatore delle Cause dei Santi, il mandato di agire dinanzi all’Autorità Ecclesiastica competente per ottenere la raccolta delle testimonianze sulla vita di Maria Valtorta e, in specie, le prove sull’esercizio eroico da Lei praticato delle Virtù cristiane.

Poiché Maria Valtorta è morta nei confini dall’Arcidiocesi di Lucca, è stato chiesto all’Ordinario di quella Arcidiocesi il parere sulla possibilità che sia la Diocesi di Roma ad occuparsi della raccolta delle suddette testimonianze e prove. L’Ordinario di Lucca ha dato risposta affermativa. Pertanto nell’anno 2019 un Sacerdote del Vicariato ha iniziato a raccogliere le testimonianze sulla vita di Maria Valtorta e le prove sull’esercizio eroico da Lei praticato delle Virtù cristiane.

Comunicati in merito saranno emessi sul sito web della Fondazione Erede di Maria Valtorta.

La spiritualità di Maria Valtorta non seguì il percorso di un itinerario di formazione. Figlia unica di una madre contraria alle pratiche religiose e di un padre debole e remissivo, Maria coltivò la naturale vocazione ad essere sposa e madre, che fu spenta dalle durezze inesorabili del dispotismo materno. Nessuno, però, avrebbe mai potuto reprimere la ragione del suo esistere, che lei dichiarava in questi termini: Amare era per me condizione inderogabile per poter vivere.

Era una bambina di quattro anni e mezzo quando, nel contemplare l’immagine di un Cristo deposto dalla croce, ebbe l’intuizione dell’unione indissolubile del Dolore con l’Amore. Nel suo cuore rimase “l’ansia di consolarlo facendosi simile a Lui nel dolore volontariamente patito per amore”. Dodicenne, fu messa nel Collegio Bianconi di Monza, tenuto dalle Suore di Maria Bambina, dove ebbe una buona istruzione religiosa insieme con un sano apprendimento culturale. La lettura, che si faceva in refettorio, della Storia di un’anima di suor Teresa del Bambino Gesù (non ancora santa) la invogliava a camminare nella stessa via “di confidente abbandono e di generoso amore”. Nell’uscire dal Collegio, dopo quattro anni, la predica di un Vescovo, negli ultimi esercizi spirituali, le aprì l’anima ad abbracciare una vita di “amore penitente”. Tornata in famiglia, per alcuni anni si allentarono i suoi contatti con Dio, fin quando l’occasionale lettura del romanzo Il santo di Antonio Fogazzaro (che era all’Indice) la immerse “nell’oceano della misericordia divina”, portandola a “sperare nei valori soprannaturali dell’espiazione e del pentimento”. All’età di venticinque anni, avendo trovato per caso un libretto dal titolo “Vangelo di S. Luca”, lesse per la prima volta il Vangelo, del quale aveva solo la conoscenza che si apprendeva dalle omelie domenicali. Più lo leggeva e più sentiva farsi in lei “un nuovo cuore”. Era quasi trentenne quando, per amore, si offrì a Dio totalmente.

La campagna di raccolta fondi per la salvaguardia e conservazione dei manoscritti autografi si è conclusa a Dicembre 2018. La cifra stimata pari a € 30.000 per creare un ambiente protetto ed idoneo climaticamente al fine della conservazione dei delicati quaderni è stato raggiunto. Dopo l’alt forzato della pandemia, la Fondazione Erede sta lavorando per la messa in opera del progetto, sperando di poterlo finalizzare quanto prima.

L’altro processo stimato nella campagna di raccolta fondi è quello dedicato alla scansione dei manoscritti al fine di averli tutti in formato digitale, questo processo ha ancora bisogno di fondi:

  • Digitalizzazione e creazione di un database di tutti i manoscritti al fine di avere una copia inalterabile e facilmente gestibile della situazione attuale; questa dovrà essere arricchita di informazioni collaterali, quali metadati tecnici e interconnessioni con altri documenti o informazioni di natura valtortiana.

’art. 3, punto c, dello Statuto della Fondazione affida alla stessa il compito di “commissionare a sperimentati traduttori i lavori di nuove traduzioni o la revisione di traduzioni già esistenti delle opere di Maria Valtorta e di qualsiasi altra pubblicazione valtortiana”; e l’art. 4 prevede la costituzione di “un collegio di traduttori sotto la guida di un coordinatore”.

Le traduzioni già esistenti degli Scritti di Maria Valtorta coprono le lingue parlate in ogni parte del mondo, dalle europee ai dialetti indiani. In alcune, specialmente le principali europee, sono state tradotte l’Opera maggiore per intero ed anche, in tutto o in parte, le opere minori. In altre si sta procedendo gradualmente alla traduzione e pubblicazione dei singoli volumi. In altre ancora sono state pubblicate traduzioni di passi scelti, o comunque parziali, di opere valtortiane. Per certe altre, come l’armena e l’indonesiana, c’è stata solo la proposta di promuoverne la traduzione. Complessivamente si arriva a poco meno di 30 lingue.
La maggior parte degli autori delle traduzioni esistenti si è offerta spontaneamente, lasciando al CEV, nella sua qualità di Editore, il compito di verificare le capacità dell’aspirante traduttore e compensare, una volta concluso l’accordo, la sua prestazione. Non di rado il CEV ha dovuto sobbarcarsi al compito di risolvere i dubbi che un traduttore si poneva nell’interpretare certi passaggi del testo valtortiano. Era, infine, un diritto del CEV autorizzare con accordi formali la pubblicazione e la diffusione di una traduzione, quando non si poteva o non conveniva pubblicarla e diffonderla per conto proprio, ed era ancora un diritto (ma anche un dovere) del CEV bloccare o almeno contrastare con diffide e azioni legali le traduzioni abusive.
I diritti-doveri concernenti le traduzioni sono passati alla Fondazione, che potrà gestirli con più competenza e autorevolezza attraverso gli “organismi sussidiari”, previsti nell’art. 4 dello Statuto. Di grande rilievo sarà la costituzione del “collegio dei traduttori”, che servirà a mettere in comunicazione tra loro i traduttori valtortiani per scambiarsi esperienze e porre quesiti, con il fine, soprattutto, di tendere ad una fedele interpretazione del testo originale italiano nella corretta forma letteraria che è propria di ogni lingua.

Il progetto può essere aiutato specialmente in campo professionale con l’adesione degli autori delle traduzioni, sia di quelli che hanno già tradotto o stanno traducendo per Maria Valtorta, sia di quelli che sono disposti a farlo avendone anche la capacità. Gli aiuti finanziari, poi, serviranno soprattutto a sostenere i costi di quelle traduzioni che, pur essendo richieste, non sono compensate a sufficienza dalle vendite, perché destinate a paesi poveri, o di religione prevalentemente non cristiana, o di difficile penetrazione culturale e religiosa.

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Maria Valtorta Russian Language

ЕВАНГЕЛИЕ КАК ОНО БЫЛО МНЕ ЯВЛЕНО

Il padre Alexej Marchenkov traduce L’Evangelo come mi è stato rivelato”.
Nell’ambito di una sempre maggior diffusione degli scritti di Maria Valtorta, la Fondazione Erede di Maria Valtorta ha raggiunto un accordo con il padre Alexej Marchenkov che traduce l’opera maggiore de Maria Valtorta in lingua russa.
Membro dell’Istituto Alexander Men, il padre aveva avviato per conto proprio la traduzione dei capitoli relativi alla Passione e Morte di Gesù. In accordo con la Fondazione, è stata quindi completata la traduzione dei capitoli del decimo volume de “L’Evangelo come mi è stato rivelato”.
Il lavoro prosegue rispettando i tempi e la disponibilità del padre Alexej.

I lettori saranno tenuti informati sull’avanzamento del progetto.

Maria Valtorta Greek Language

ΤΟ ΕΥΑΓΓΕΛΙΟ ΟΠΩΣ ΜΟΥ ΑΠΟΚΑΛΥΦΘΗΚΕ

L’Evangelo come mi è stato rivelato in lingua greca.
In collaborazione con una traduttrice di Atene, la Fondazione Erede di Maria Valtorta ha avviato i lavori di traduzione in lingua greca dell’Opera maggiore della Valtorta.
È stato completato il primo volume e, in attesa di un po’ di sostegno nella diffusione degli scritti in greco, si prosegue il lavoro con il secondo volume.

Le opere di Maria Valtorta sono interamente o parzialmente disponibili nelle seguenti lingue:

Albanese, Arabo, Armeno, Ceco, Cinese, Coreano, Croato, Francese, Giapponese, Indonesiano, Inglese, Lituano, Malayalam, Olandese-Fiammingo, Polacco, Portoghese, Rumeno, Russo, Rwandese, Slovacco, Sloveno, Spagnolo, Svedese, Swahili, Tamil, Tedesco, Ungherese, Vietnamita.

la violetta del Signore - Maria Valtorta