21 Aprile - Pasqua di Resurrezione, Azaria dice:

Sono oltre due mesi che nelle nostre S. Messe ti dico: “Non temere”. E un angelo non dice lusinghe vane. Dice ciò che è vero. In Nome di Dio io, tuo custode, ti assicuro che non hai da temere perché Gesù Ss. è con te, la sua Mano trafitta è posata su di te a difesa ed Egli, Egli: la Sapienza Incarnata, ti istruisce e ti parla con la sapienza meravigliosa che tutte le sapienze supera.

Maria Valtorta, Libro di Azaria

#I COMMENTI DELL’ANGELO AZARIA

COMMENTI ALLA MESSA FESTIVA PRECONCILIARE

Libro di Azaria è il titolo del volume che raccoglie le lezioni, attribuite all’angelo Azaria, sulle letture delle Messe festive escluso il Vangelo, che vi si trova citato solo con brevi e sporadici accenni, essendo stato illustrato compiutamente nell’opera di dieci volumi: L’Evangelo come mi è stato rivelato.

Ogni lezione riportata in questo libro è stata data nello stesso giorno — dal 24 febbraio 1946 al 2 febbraio 1947 — della domenica o della festività in cui si celebrava la rispettiva Messa secondo il calendario liturgico di quel tempo. Allo scopo di rendere fruibili le lezioni prescindendo dalle riforme liturgiche, l’editore-curatore ha inserito, all’inizio di ogni lezione, i rinvii biblici secondo la neo-volgata e i testi delle orazioni ripresi da un Messale appartenuto a Maria Valtorta. Con siffatti riferimenti, che connotano l’attuale seconda edizione del libro, sono lezioni di teologia e di spiritualità valide in ogni tempo.

Sotto il punto di vista teologico, le lezioni sono accessibili ad ogni categoria di lettori per la chiarezza con cui espongono i concetti dottrinali. Sotto l’aspetto spirituale sono lezioni date a guida della Scrittrice e, in genere, delle persone dotate di carismi e dei loro direttori.

Il libro ebbe la sua prima pubblicazione a undici anni dalla morte di Maria Valtorta, che aveva dato ad esso il titolo di Messe angeliche (in quanto lezioni di un angelo sulle letture delle Messe) e il sottotitolo di Direzioni (in quanto direttive spirituali per lei stessa e per altri che sono sulla stessa via di predilezione e di missione).

Il titolo di Messe angeliche fu ritenuto fuorviante dal P. Corrado M. Berti, il sacerdote Servita, professore di Teologia Sacramentaria, che collaborava con l’editore come primo curatore delle pubblicazioni valtortiane. Egli giustificava quel titolo se inteso nel senso di un intreccio tra la liturgia celeste e la liturgia terrestre, arrivando a citare la vetusta preghiera eucaristica siro-antiochena, detta di S. Giacomo, nella quale si asserisce che i sacerdoti, durante il sacro rito, invocano i santi affinché offrano con loro il Sacrificio incruento. Ma temeva che il titolo Messe angeliche potesse far supporre, invece, che gli angeli siano sacerdoti e dicano Messa: pensiero che non rispecchia affatto la sana teologia e non concorda con la dottrina esposta nel libro in questione. Quanto al sottotitolo: Direzioni, era troppo generico perché potesse far comprendere che si tratta di istruzioni e direttive di una certa natura e destinate a determinate persone.

Il titolo Libro di Azaria fu scelto, tra i vari titoli suggeriti, perché di sapore biblico e perché si rifaceva al pensiero di Maria Valtorta, che si era ritenuta scrittrice di lezioni ricevute dall’angelo suo custode: Azaria.

PER SAPERNE DI PIÙ

leggi  IL LIBRO DI AZARIA  di MARIA VALTORTA

Disponibile presso il Centro Editoriale Valtortiano in forma cartacea o come eBook